Sappiamo bene che quando ci si trova in pieno centro a Milano e si vuole mangiare bene, magari non di fretta, trovare un posto fuori dai soliti circuiti turistici non è facile. Tra prezzi esosi e piatti non proprio di qualità, ci si trova quasi sempre costretti ad allontanarsi un po’ dalle strade più centrali per poter mangiare come si deve.
Qualche settimana fa però noi di Nuok abbiamo sfatato questo mito: trovandoci in centro per un po’ di shopping, avevamo proprio voglia di un buon pranzo domenicale. Con nostro grande stupore, siamo riusciti a pranzare in un’osteria davvero particolare scovata per caso a pochi passi dal Castello Sforzesco. Si tratta di Risoelatte, che prende il nome proprio dal famoso piatto della cucina povera. Ci troviamo precisamente in Via Camperio, una parallela di Via Dante. L’atmosfera è raccolta e ci ha colpito molto perché al suo interno sembra di fare un viaggio nel tempo, nei favolosi anni ’60!
Se per una volta quindi volete cambiare rispetto all’enorme varietà di cucina regionale e internazionale che offre la nostra Milan e avete voglia di gustare le prelibatezze della cucina semplice di una volta, un pranzo o una cena da Risoelatte faranno al caso vostro. Non troverete solo ricette lombarde ma senz’altro la maggior parte dei piatti sono locali, con qualche incursione da altre parti d’Italia.
Come dichiarano gli stessi proprietari, questo ristorantino nasce proprio dall’intento di ricreare quell’atmosfera perduta delle vecchie osterie milanesi, dove poter mangiare con calma i cibi di stagione, secondo un menu non amplissimo ma studiato sulla qualità e la provenienza regionale.
Locale su più livelli, tra tavoli e sedie rigorosamente in formica colorata, le locandine pubblicitarie dell’epoca, e persino i piatti, le posate, i bicchieri del Biancosarti…insomma tutto come nelle cucine delle nostre nonne! A fare da cornice la musica, anch’essa d’annata che, chiaramente, proviene da un vecchio juke-box. Non vi sveliamo tutti i dettagli ma vi assicuriamo che ogni minimo particolare di questa trattoria risale al mitico “decennio del boom economico”, persino nella toilette! L’arredamento ci ha ricordato molto quello dei mobili di Penelope, il mercatino d’usato vintage di cui vi parlavamo un paio di anni fa (qui ), ancora fra i nostri preferiti in città!
Ma veniamo al cibo, chiaramente il motivo principale della nostra visita in questo angolo di Milano di una volta. Abbiamo iniziato da un antipasto misto di salumi e formaggi brianzoli: salame, prosciutto e coppa accompagnati dal pane lombardo per eccellenza, la michetta.
Abbiamo poi saltato i primi per concentrarci su uno dei piatti milanesi per eccellenza: la cotoletta. Sappiamo bene che da circa due secoli la paternità di questo piatto sia rivendicata anche dai viennesi: noi abbiamo sospeso il giudizio su questa annosa querelle culinaria e abbiamo deciso, da non-milanesi, di provare questo piatto alla maniera di Risoelatte. Le nostre aspettative non sono state deluse: la classica costoletta di vitello fritta nel pangrattato, croccante e tenera al punto giusto, frittura leggera nonostante sia fatta con il burro e non con l’olio. Insomma una vera delizia con contorno di patatine fritte tagliate a mano. Per una prossima visita ci ripromettiamo senz’altro di provare i primi: tra tortelloni, tagliatelle e gnocchi c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Non potevamo esimerci dal concludere il nostro pranzo con un riso e latte: noi abbiamo molto apprezzato la versione con la nutella e quella classica ma sembra imperdibile anche la versione con melograno e pistacchi. Se poi non amate la versione classica di questa merenda semplicissima dei tempi dei nostri nonni, fatta soltanto di riso cotto nel latte zuccherato, vedrete che molto spesso vengono proposte nuove varianti senz’altro appetitose.
Dopo pranzo non può mancare un buon caffè nella moka (si, vi verrà servita la cara vecchia caffettiera) e un amaro: avrete solo l’imbarazzo della scelta tra le varie bottiglie nel carrellino vicino alle casse: in ogni caso amaro, acqua, pane, frutta e coperto sono offerti dalla casa. Il conto è intorno ai 30 Euro a testa, secondo noi nella media per un pranzo in centro e tiene senz’altro conto degli ingredienti decisamente di buona qualità.
Come tutti i “pranzi della nonna” che si rispettano, anche quelli da Risoelatte potranno appesantirvi un po’: noi vi consigliamo una rigenerante passeggiata attraverso le bellezze del Parco Sempione (di cui vi parliamo qui) oppure poco più distante, in Corso Magenta (di cui vi parliamo qui). Se invece venite a cena, non possiamo che consigliarvi una passeggiata fino al Duomo, attraverso Via Dante, Cordusio e Piazza Mercanti: la sera i turisti sono pochi e la nostra Milan illuminata fa sempre un gran bell’effetto!