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BISTROT. L’ispirazione è quella di una casa degli anni ’60, piena di oggetti vintage, quadri, foto, vecchi elettrodomestici, mobili colorati in formica, la struttura è su più livelli (con addirittura i panni stesi) nel cuore della città. La cucina è rassicurante e golosa, stagionate, di mercato, semplice, senza voli pindarici, territoriale con incursioni in tradizioni vicine. I piatti variano giornalmente, con un menu differenziato tra pranzo – più ristretto e con prezzi molto convenienti, da bonus – e cena. Tra i nostri assaggi un buon “risoelatte” con ortica, salsiccia e mandorle, la tartare di Burola (salame) con scaglie di parmigiano, le alici fritte, la torta pere e cioccolato accompagnata da gelato. Il servizio è cortese e attento, con gentilezze non scontate, la carta dei vini piccola ma con possibilità di bere tutto al calice. Si conclude con una moka fumante a chiosa della bella sosta e un digestivo offerto.

Gambero Rosso

2018