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Piccolo e suggestivo locale su tre livelli nel cuore della città, tutto dedicato agli anni ’50 e ’60. Dall’apparecchiatura della tavola agli accessori, ogni cosa è caratteristica e originale: gli arredi in formica, il jukebox Wurlitzer, il frigorifero vintage e perfino il menu, tutto è ispirato alla cucina casalinga di quegli anni. Il riso cotto nel latte, che dà il nome all’insegna, è proposto in tante versioni sia dolci che salate, oltre a piatti semplici come pasta fatta in casa (bene le tagliatelle con pomodorini, asparagi e bottarga), ravioli, gnocchi, risotti, zuppe, arrosti, la cotoletta alla milanese (pure in versione vegetariana con sedano rapa). Il menu è limitato ma sembpre variato e attento alla qualità delle materie prime e alla stagionalità e a pranzo c’è una lista più piccola e si spendono tra i 10 e i 14 euro (bonus). Gradita l’idea di offrire acqua, pane e coperto, frutta fresca (a disposizione sul tavolo) e digestivo. La carta dei vini è essenziale ma in grado di soddifare molti gusti, il personale gentilissimo e disposto a stappare qualsiasi bottiglia pure per chi desidera solo un calice. Da provare i dolci e simpatico il caffè preparato con la vecchia moka.

Gambero Rosso

2017